Raccolta di termini utilizzati nell’ambito dell’agricoltura sociale

Agricoltura civica

L’agricoltura civica persegue il bene comune degli individui che, secondo i principi dell’economia civile, è il risultato di tutti i livelli di benessere dei singoli individui di una collettività. Per questa ragione, l’agricoltura civica si fonda sul coinvolgimento delle comunità locali e dei cittadini, abbraccia sistemi di produzione e di commercializzazione innovativi, e rappresenta una visione della società fondata su pratiche sociali, economiche e ambientali sostenibili, sull’etica, sul senso di responsabilità, sulla reciprocità. Vi fanno riferimento le esperienze di agricoltura sociale, di educazione/didattica, di orti condivisi, di consumo critico.

Agricoltura sociale

L’agricoltura sociale impiega le risorse dell’azienda agricola oltre che per la produzione di beni alimentari anche per organizzare servizi volti a migliorare la qualità della vita delle persone che vi lavorano, in particolare delle fasce più deboli e/o a rischio di marginalizzazione, e della comunità che vi ruota intorno. Dal 2015 esiste un riferimento normativo nel nostro Paese (Legge 18 agosto 2015, n. 141 Disposizioni in materia di agricoltura sociale, GU Serie Generale n. 208 del 8-9-2015, entrata in vigore del provvedimento 23/09/2015).

Ambiente di lavoro

La cura dell’ambiente di lavoro (in termini di sicurezza, fruibilità, pulizia) è una marcia in più caratteristica dell’azienda agricola aperta al pubblico e tanto più deve esserlo per quella aperta al sociale. In particolare, la cura dei dettagli diviene fondamentale, proprio perché si lavora con persone che, oltre ad avere una dimensione “fisica” (e quindi delle esigenze fisiche) hanno una dimensione “psicologica e sentimentale”.

Asino

L’asino è un animale particolarmente adatto all’agricoltura sociale, per vari motivi:

  • può essere lo strumento per effettuare AAA (attività assistite con animali) e AAT (terapie assistite con animali, Onoterapia = pet therapy con l’uso di asini)in azienda;
  • è un animale fortemente empatico e curioso, che riesce facilmente ad entrare in relazione con le persone, risultando simpatico e generando meno timore di quanto non generi comunemente il cavallo;
  • è un animale molto più rustico e frugale del cavallo, richiedendo meno cure rispetto ad esso;
    può coadiuvare molte delle attività produttive dell’azienda, ad esempio munito di basto e ceste può rendere più agevole e divertente la raccolta dei prodotti agricoli;
  • la cultura ha spesso associato all’asino – che pure ha rappresentato nelle campagne un prezioso ed insostituibile aiuto – significati negativi (ignoranza, testardaggine, stoltezza,…) che spesso vengono associati anche agli utenti dell’agricoltura sociale.

La presenza dell’asino in azienda può rappresentare perciò l’occasione per veicolare messaggi diversi, di apertura, comunicazione e valorizzazione delle abilità del singolo, specialmente nelle attività educative in fattoria.

Azienda agricola

In – o tramite – essa sono realizzate le attività di cui beneficiano gli attori coinvolti – utenti, consumatori, comunità rurali, imprenditori agricoli, … – ed è il luogo fisico che rende possibile l’incontro fra questi.

Bellezza

Sarebbe giusto considerare anche l’aspetto estetico delle realtà che operano in agricoltura sociale. Dove si vuole fare inclusione, cura, riabilitazione, si dovrebbe lavorare anche affinché tutto ciò avvenga in un bel posto, non finto, ma bello, gradevole, accogliente.

Biodiversità

La coltivazione e l’allevamento di piante ed animali “non globalizzati”, bensì appartenenti a specie, razze, varietà tipiche del territorio in cui opera l’azienda diviene un plusvalore particolarmente adatto all’azienda agricola sociale. Questo perché:

  • tali specie sono frequentemente a rischio di estinzione; l’attività agro-sociale aiuta perciò la conservazione di un comune patrimonio a rischio;
  • il fatto che a preservare un bene comune possano essere soggetti spesso considerati “un peso” dalla società, rappresenta un messaggio importante e fortemente educativo;
  • le vecchie specie/varietà sono spesso scomparse perché poco adatte alla meccanizzazione dell’agricoltura ed alla distribuzione nei circuiti moderni. Tra i punti di forza dell’agricoltura sociale ci sono invece proprio l’elevata disponibilità di manodopera e la commercializzazione del prodotto attraverso la filiera corta; fattori che ben si coniugano all’uso di specie/varietà antiche, che divengono così un plusvalore ed un fattore imprenditoriale di indubbia utilità.

Co-produzione

Processo attraverso il quale più input, messi a disposizione da attori appartenenti a diverse organizzazioni, consentono di realizzare beni e servizi attraverso modalità congiunte di operare. Questi beni possono essere di diversa natura, pubblica o privata.

Diversificazione

L’azienda agricola-sociale si caratterizza per l’elevata diversificazione delle produzioni e delle attività aziendali.
Condurre più attività:

  • favorisce l’inclusione degli utenti in azienda (fornendo più scelta e proponendo l’attività + congeniale alla singola persona, nell’ottica della valorizzazione delle abilità personali)
  • permette di immaginare vari/nuovi percorsi di formazione, inserimento lavorativo, cura (inteso come “to care”: accudire)
  • permette un maggior grado di apertura verso l’esterno (punti vendita aziendali, visite in azienda, ma anche forme di collaborazione con persone esterne
  • permette di diversificare il reddito dell’azienda.

Multifunzionalità

L’azienda agricola può svolgere molteplici funzioni in grado di concorrere congiuntamente al raggiungimento di finalità economiche, ambientali, sociali e territoriali, attraverso la realizzazione di attività principali e connesse svolte dagli imprenditori agricoli singoli o associati, di cui all’articolo 2135 del Codice Civile ed all’articolo 1, comma 2, del D.lgs 18 maggio 2001, n. 228 (Orientamento e modernizzazione del settore agricolo).

Utente

In generale, colui che usufruisce dei servizi dell’agricoltura sociale. Volendo, anche, la persona che acquista un bene o un servizio dell’agricoltura sociale.